mercoledì 23 febbraio 2011

Guai a Boston, parte 2: La villa Cornwellis

Abbiamo oziato fino alla tarda mattinata in albergo, per recuperare energie dopo la notte di sacrilega attività, ma nel primo pomeriggio era già ora di rimettersi all'opera, anche perché l'albergo costava 3 dollari al giorno, e dunque non c'era tempo da perdere.

Del resto, non c'erano dubbi su quale dovesse essere la nostra prossima attività: visitati i Cornwellis defunti, si doveva passare ai vivi. Avevamo la netta sensazione che nella loro villa si celasse la chiave del mistero.

Mentre passeggiavamo con discrezione intorno alla villa, un ragazzino esce dalla casa, e finisce praticamente in braccio a Gustav, che prontamente approfitta della situazione per scoprire che il moccioso era il garzone del macellaio e che recapitava ogni settimana alla (così definita da lui) “gentilissima signora” dodici polli crudi.

Dato che la signora aveva queste credenziali di gentilissima, Gustav ha proposto di spacciarci per docenti universitari appena giunti a Boston interessati all'acquisto della villa. Non che fosse molto credibile, dato lo stato della villa, ma abbiamo deciso di provarci: alla peggio saremmo stati cacciati.

Invece, con nostro stupore, la vecchia, pur rifiutando la vendita, ci ha invitato dentro per un tè, e si è addirittura offerta di mostrarci la casa. Probabilmente soffriva di solitudine, dato che, come subito ci aveva riferito, viveva solo dalla morte di suo fratello, “lo stimato medico”. Ovviamente, abbiamo colto la palla al balzo.

La casa, che era stata costruita dal signor Cornwellis stesso, versava in uno stato di incuria tremenda. Già entrando avevamo notato un giardino incolto, con un pozzo in cattivo stato, e l'interno era sporco, disordinato, cadente. In cucina aleggiava un puzzo di carne andata a male. Presto sapremo se il tè ci ha intossicato.

Appena meglio era il piano superiore, dove c'erano quattro stanze: quella della vecchia, una seconda che abbiamo intravisto solo di sfuggita (ma sulla cui tappezzeria sembrava si fosse affilato le unghie un gatto vitaminizzato), le due camere dei defunti, tenute come reliquiari.

A questo punto, Gustav ha commesso un errore: insistere per entrare nella stanza del defunto signor Cornwellis.

D'improvviso, ogni cordialità è sparita dal volto della signora, che è diventata quasi minacciosa. Sakasà si è rapidamente accomiatato a nome di tutti, e appena fuori ci ha spiegato il perché: la pacifica anziana signora aveva in mano, seminascosto nelle ampie pieghe della gonna, un coltello pronto a pugnalarci!

Dovevamo tornare di notte, di soppiatto, e visitare meglio quelle stanze. Altri tre dollari di albergo sprecati.

Siamo arrivati alla casa a mezzanotte, e le luci ancora non erano spente. Abbiamo intravisto la signora uscire, gettare qualcosa nel pozzo, rincasare, e dopo dieci minuti tutte le luci erano spente. Dopo mezz'ora ci siamo mossi.

Avevamo diverse opzioni per ispezionare la casa senza turbare l'inquilina:

- agire in perfetto silenzio (evidentemente non ne saremmo stati in grado);

- addormentarla con il cloroformio (non era in vendita);

- soffocarla con un cuscino;

- spaccarle la testa con l'ascia di Dimitri.

Incapaci di decidere, ma propensi al cuscino, ci siamo mossi in parziale silenzio. Abbiamo forzato la porta del retro, siamo scivolati in cucina, e poi su per le scale, fino alla stanza della vecchia.

Alla fine abbiamo dovuto usare l'ascia.

La padrona di casa ci aspettava con i coltello sguainato, Dimitri, che era davanti, ha posto fine alle sue sofferenze terrene e alla sua solitudine.

Ora avevamo tutto il tempo di esaminare la casa.

7 commenti:

  1. A fine serata, dall'esultanza che avevate, sembrava aveste ammazzato un drago rosso anziano a D&D!!!
    Vergognatevi prenderla con una povera vecchia!!!

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  2. Boston ha qualcosa di familiare... :)

    Favolose le foto.

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  3. Mi paiono un po' alle prime armi questi cacciatori di misteri. Spaccare una lapide e uccidere una vecchina non è certo il modo migliore per restare in incognito.

    Poi sinceramente prima di entrare in casa di una potenziale strega magari si dovrebbe guardare cosa ha gettato nel pozzo.

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  4. Bravo Iho, diglielo e infierisci pure!!! sono proprio dei lavativi!!!!

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  5. Ma come! La regola dice: se una vecchia nutre qualcosa in un pozzo, probabilmente sarà più facile uccidere la vecchia che il qualcosaprobabilmentepericoloso nel pozzo!

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  6. Vero, verissimo. Eliminare la Vecchia prima di tutto. I miei giocatori di GUS ne sanno qualcosa.

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