giovedì 7 aprile 2011

Segreti d'Egitto

C'est dure la vie dell'avventuriero. I pericoli attendono dietro ogni angolo e a volte la sorte costringe a separarsi dagli amici prima del tempo.
Sakasà, sei stato un degno compagno di avventure (ma dove???ndr), non ti dimenticheremo! Però in effetti la zingara... quell'ombra che ti seguiva... Forse non tutti i mali vengon per nuocere, come si dice.

La seconda journée di scavi è stata più fruttuosa della precedente e dopo poche ore sono emerse le premiere tracce della tomba di Nephren-Ka, che a lungo il Dott. Galloway aveva cercato altrove, invano. L'atteggiamento scettico che l'illustre archeologo aveva mostrato inizialmente nei nostri confronti, si è tramutato in gratitudine e concitazione quando, il giorno seguente, dalle sabbie del deserto, è enfin emerso l'ingresso alla tomba del sacerdote egizio.

Ad ogni modo, non c'è stato nemmeno il tempo di pavoneggiarsi un po', perché la nostra attention è stata subito catturata da un particolare inaspettato: il sigillo che proteggeva l'ingresso era spezzato! Donc non eravamo i primi a scoprire quella tomba, qualcuno ci aveva preceduti! Nessuno voleva rimanere indietro e così siamo entrati tutti, insieme a Galloway, i suoi due aiutanti Mcfarland e Lorens, e il sospetto Ab-Katif, interprete e chef degli scavi.

All'interno, il pavimento era percorso dalle orme di coloro che, prima de nous, avevano esplorato quel luogo misterioso. Il lungo corridoio conduceva ad una porta, ai cui lati si trovavano due sarcofagi sigillati. A questo punto è sorto un breve dibattito: violare o non violare i sarcofagi? Lo storico italien sosteneva che non aprirli avrebbe costituito una violation del codice deontologico del buon profanateur, ma alla fine si impose il parere di Galloway, che consigliava di procedere oltre.
Così, abbiamo varcato la soglia del luogo dell'eterno riposo di Nophru-Ka, dove giaceva il sarcofago del sacerdote e poco distante il cadavere di un homme che doveva esser stato giustiziato. Mentre ci guardavamo intorno, con la coda dell'occhio ho visto Katif che spariva oltre la porte, con in mano qualcosa che non sono riuscito a distinguere chiaramente. Nel mentre, dai sarcofagi che avevamo poc'anzi ignorato, erano fuoriuscite due mummie con testa di crocodile, che non sembravano essersi risvegliate pour faire de la conversation.

Mi sono dunque lanciato all'inseguimento del traditore ma, mentre cercavo di surpasser le mummie, sono stato ferito gravemente al braccio destro. Ciononostante sono uscito dalla tomba, giusto in tempo per vedere Katif che si allontanava sulla gobba di un cammello. Ho estratto fulmineo la pistola con la mano sinistra, sparando due colpi, ma invano: era ormai lontano.
Intanto i miei compagni facevano del loro meglio (si fa per dire) contro le mummie e ensuite mi hanno raccontato che Mcfarland, spinto dalla disperazione, era saltato direttamente tra le braccia delle mummie, nel vano tentativo di oltrepassarle. Quando però sono tornato nella tombe con un manipolo di operai per soccorrere i miei compagni, le due mummie erano ormai state sconfitte.

Usciti dalla tombe, abbiamo frugato nella tenda di Katif, dove abbiamo ritrovato gli averi, che ci erano stati sottratti. Nessuna traccia però dei nostri contanti. In compenso nella tenda c'era una lettre del barone Hauptman, il quale ordinava a Katif di ostacolarci e di far sparire alcune pergamene nascoste nella tomba: certainement era con quelle che Katif era fuggito dalla tombe.

In effetti questa campagna d'Egitto non è stata propriamente un successo: abbiamo perso beaucoup de temp a girare a vuoto tra le sabbie del deserto, siamo stati vittima delle angherie dei predoni e abbiamo perso Sakasà. Se non altro per un amico che va, uno che viene: Mcfarland, l'intrepido aiutante di Galloway, ha deciso di unirsi alla nostra allegra compagnia ed è volato con noi nel civilizzato Nuovo Mondo. A Boston, abbiamo potuto rinfrancare le corps et l'esprit, nonostante le ramanzine di Von Castellan, infuriato per aver dovuto sborsare il denaro per i biglietti aerei: quello spilorcio!

Nel frattempo ci è pervenuta una nuova cassetta di Paul Lemonde, in cui farfuglia qualcosa su terremoti in Perù che preannuncerebbero l'arrivo della Bestia. Una nuova pista da seguire donc, oltre a quella della bibliothèque di Caelano, che dovremo provare a raggiungere, e al sarcofago di Nophru-ka, che abbiamo fatto arrivare dall'Egitto e che, secondo Jacopo, aspetta seulement di essere aperto. Quale sarà la nostra prossima mossa?

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